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Irina Vinogradova è un'esperta enologa di origine russa, ha quasi quarant'anni e vive a Mentana dove dirige l'azienda vinicola tramandata dai suoi nonni paterni, fuggiti dalla Russia a causa delle persecuzioni bolsceviche. Irina ha un unico grande desiderio: visitare Vladimir, la città natale degli avi, e il "destino" vuole che riesca ad entrare in contatto con la famiglia Vinogradov di Vladimir, di cui forse è lontana parente. I Vinogradov si offrono di ospitarla, ma le chiedono di portare la documentazione che accerti l'arrivo dei nonni in Italia e ricostruisca il suo albero genealogico. Il viaggio per Vladimir è segnato dall'incontro con il garbato avvocato Roman, amico e consulente legale della famiglia russa. Una volta in città, Irina viene coinvolta in un disegno truffaldino che i Vinogradov stavano progettando con l'aiuto dell'avvocato Roman, per ottenere il prestigioso immobile che un'altra discendente Vinogradov, la signora Olga, aveva promesso di lasciare loro in eredità senza avere la possibilità di stilare un testamento. La posta in palio è un'eredità del valore di sei milioni di rubli. Il romanzo racconta un intrigo giudiziario in cui però si tratteggiano, con accuratezza e passione, i costumi e le bellezze artistiche di una storica città della Russia europea, nella quale la protagonista lascerà probabilmente il cuore.